17/03/2016
Quando il capitano vede Olimpia Regium, si esalta. Peccato che il gol di sabato scorso in terra reggiana non sia bastato per conquistare punti, ma il centrale Daniel Carta sta attraversando un ottimo stato di forma e dovrà prendere per mano la squadra per la volata salvezza. Una missione per il giovanissimo senatore classe '91, che ha come mestiere principale quello di erigere un valico da non scardinare e impostare la manovra. Ecco l'azione che ha portato il Rimini in vantaggio contro i “reali”. "Ho chiamato lo schema, è un movimento che proviamo in allenamento. Complimenti a Pasqualini per l'assist in profondità, ho controllato di sinistro e infilato portiere di destro in uscita. Il gol è una doppia soddisfazione perché se siamo convinti dei nostri mezzi possiamo farcela, peccato non sia servito al risultato finale. L'Olimpia evidentemente mi porta fortuna, lo dedico ai miei genitori che vengono sempre a vedermi al Flaminio".
Dopo il vantaggio del capitano (terzo gol in campionato, quarto complessivo in questa stagione), i reggiani hanno ribaltato il copione nella ripresa con un tris e il Rimini, in vena di qualche regalino di troppo, ha alzato bandiera bianca. Per i biancorossi si tratta della quarta sconfitta consecutiva dopo la vittoria di Cibeno che aveva rialzato le quotazioni per la salvezza diretta. Carta striglia i compagni. "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, siamo entrati con la giusta cattiveria, cercando di concedere meno possibile. Dopo il nostro gol, loro hanno alzato logicamente il ritmo, mettendoci in difficoltà ma abbiamo resistito bene. Nella ripresa però non siamo entrati concentrati come nel primo, regalando due gol in tre minuti. Dopo si è fatta dura, abbiamo cercato il pari non ci siamo riusciti. Sono amareggiato visto come si era messa".
Il Rimini è in piena zona play-out, a soli 5 punti di margine sulla retrocessione diretta. L'avvio di stagione aveva regalato più di un sogno, ma ben presto Carta si è dovuto svegliare assieme ai compagni. E ritornando sulla terra, si è ritrovato a lottare con quella che è la realtà, ovvero mantenere con le unghie la categoria. Per un gruppo così giovane, spesso anche solo arrivare ogni settimana a giocarsela rappresenta motivo d'orgoglio e soddisfazione. Però è arrivato il momento di completare l'opera. Nell'infuocato calendario finale ci sarà una serie di scontri diretti con Aposa, Forlì e Osteria Grande per scongiurare la retrocessione diretta. Il guerriero Carta carica la squadra. "La partita contro l'Olimpia Regium ha rispecchiato la nostra situazione, perché regaliamo troppi gol, non so se è un problema di concentrazione o altro. La situazione inizia a farsi critica, ci ha superato anche l'Osteria Grande. Ora avremo la sosta per ricaricare le pile (si torna in campo il 2 aprile contro il Fossolo) e ripartire ai mille all'ora. Crediamo ancora nella salvezza diretta ma per conquistarla dovremo sputare sangue. Se ripeteremo gare come quella con l'Ass. Club, retrocederemo senza appello".
Luca Filippi
Addetto comunicazione Calcio a 5 Rimini
Dopo il vantaggio del capitano (terzo gol in campionato, quarto complessivo in questa stagione), i reggiani hanno ribaltato il copione nella ripresa con un tris e il Rimini, in vena di qualche regalino di troppo, ha alzato bandiera bianca. Per i biancorossi si tratta della quarta sconfitta consecutiva dopo la vittoria di Cibeno che aveva rialzato le quotazioni per la salvezza diretta. Carta striglia i compagni. "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, siamo entrati con la giusta cattiveria, cercando di concedere meno possibile. Dopo il nostro gol, loro hanno alzato logicamente il ritmo, mettendoci in difficoltà ma abbiamo resistito bene. Nella ripresa però non siamo entrati concentrati come nel primo, regalando due gol in tre minuti. Dopo si è fatta dura, abbiamo cercato il pari non ci siamo riusciti. Sono amareggiato visto come si era messa".
Il Rimini è in piena zona play-out, a soli 5 punti di margine sulla retrocessione diretta. L'avvio di stagione aveva regalato più di un sogno, ma ben presto Carta si è dovuto svegliare assieme ai compagni. E ritornando sulla terra, si è ritrovato a lottare con quella che è la realtà, ovvero mantenere con le unghie la categoria. Per un gruppo così giovane, spesso anche solo arrivare ogni settimana a giocarsela rappresenta motivo d'orgoglio e soddisfazione. Però è arrivato il momento di completare l'opera. Nell'infuocato calendario finale ci sarà una serie di scontri diretti con Aposa, Forlì e Osteria Grande per scongiurare la retrocessione diretta. Il guerriero Carta carica la squadra. "La partita contro l'Olimpia Regium ha rispecchiato la nostra situazione, perché regaliamo troppi gol, non so se è un problema di concentrazione o altro. La situazione inizia a farsi critica, ci ha superato anche l'Osteria Grande. Ora avremo la sosta per ricaricare le pile (si torna in campo il 2 aprile contro il Fossolo) e ripartire ai mille all'ora. Crediamo ancora nella salvezza diretta ma per conquistarla dovremo sputare sangue. Se ripeteremo gare come quella con l'Ass. Club, retrocederemo senza appello".
Luca Filippi
Addetto comunicazione Calcio a 5 Rimini